giovedì 12 agosto 2010

Gravità artificiale




La celeberrima equazione E=mc^2, introdotta da Albert Einstein con la sua teoria della Relatività, mi fa ipotizzare una strategia che, almeno da un punto di vista teorico, dovrebbe consentire la creazione di un campo gravitazionale senza dover sfruttare, come suggeriva Wernher von Braun nel suo famoso progetto (purtroppo mai realizzato) di stazione spaziale, la forza centrifuga.

L'idea mi è venuta mettendo a confronto la nota equazione (E=mc^2) con il Principio di Gravitazione Universale di Isaac Newton; se la gravità che attrae due corpi è uguale a G(Mm)/d^2, è allora evidente che questa forza dipende direttamente dalla massa, e siccome Einstein ci spiega che la massa è energia, si deduce che la gravità è linearmente correlata all'energia.

E' vero, per ottenere un campo gravitazionale anche solo paragonabile a quello terrestre sarebbe necessaria una quantità di energia inimmaginabile, però se, in un futuro più o meno remoto, si trovassero tecnologie energetiche nuove e più efficienti, magari sfruttando l'energia del vuoto, la produzione di una quantità di energia sufficiente a creare un campo gravitazionale ragionevole non sarebbe più una chimera.

Nessun commento:

Posta un commento